Gli Stati Uniti sono un paese grandissimo e molto vario, che merita più di un viaggio.
Ho viaggiato in questa zona del paese nel 1994, nel 2004 e nel 2008.
Nel 1994 organizzammo dall'Italia tutti i voli internazionali e interni, inoltre prenotammo l'ostello a New York.
A Washington, New Orleans e Orlando affittammo un'auto in aeroporto.
Nel 2008 abbiamo affittato un'auto a New York e abbiamo fatto una sorta di anello, macinando migliaia di chilometri.
Lungo le autostrade vengono puntualmente segnalati hotel e motel, per cui se si fa un itinerario "on the road" basta solo decidere quando ci si vuole fermare per mangiare o dormire.
I limiti di velocità vanno ASSOLUTAMENTE rispettati!
Nelle grandi città come New York e Chicago i prezzi sono molto alti, ma questo vale per tutti i paesi del mondo.
Gli Americani sono organizzatissimi, basta esibire una carta di credito e si ottiene tutto quello che si vuole.
Qualsiasi necessità del turista e del viaggiatore è stata già prevista e hanno già inventato almeno 5 modi per soddisfarla.
EAST COAST
New York è una città fantastica, con tantissime cose da vedere e da fare.
Però è anche una delle città più care del mondo!
Nel 1994 scegliemmo di pernottare per una settimana nello YMCA tra il palazzo dell'ONU e la Fifth Av.; la sistemazione era spartana, ma il prezzo era sostenibile e la posizione eccezionale.
In estate le temperature superano i 30° e l'umidità è del 100%.
Però all'interno degli edifici e degli autobus c'è un'aria condizionata da Polo Nord, che crea rispetto all'esterno uno sbalzo climatico devastante!
Su New York è già stato detto tutto.
Una cosa da non perdere è il traghetto che circumnaviga Manhattan verso il tramonto e che offre una vista spettacolare della città.
Un'altra bella idea è quella di prendere uno dei tanti Sightseeing Tours e arrivare di notte fino a Brooklyn, da cui si vede tutta la città illuminata.
Poi naturalmente c'è da girare in lungo in e largo per i vari quartieri, per i negozi e gli enormi centri commerciali, per i musei che raccolgono un'infinità di opere d'arte.
Nel 2008 è stato aperto l'osservatorio Top of the Rock, in cima al Rockfeller Center, da cui si gode una vista spettacolare dell'Empire State Building e della Lower Manhattan.
Stanno procedendo i lavori nel Ground Zero, che si concluderanno nel 2012.
Tra NY e Philadelphia si trova il parco di divertimenti Four Flags.
Popolato dai personaggi dei Looney Tunes, come Duffy Duck e Bugs Bunny, ha una serie di montagne russe per tutti i tipi di sistema nervoso.
Philadelphia, detta simpaticamente Philly, è una delle città più antiche degli Stati Uniti e fu anche la capitale per un certo periodo.
Nella Old Town si possono visitare la Liberty Bell, la Independence Hall e la casa dove fu cucita la prima bandiera americana.
Fino agli anni '80, l'edificio più alto di Philadelphia è stata la City Hall, sormontata dalla stuatua di William Penn, fondatore della città. Poi sono stati costruiti numerosi grattacieli e, come in tutte le città che abbiamo visitato, se ne stanno costruendo numerosi altri.
Abbiamo fatto anche la foto di rito vicino alla statua di Rocky vicino alla scalinata che Silvester Stallone, nei panni del pugile, percorreva di corsa durante il duro allenamento.
Washington è una città monumentale, dove sono riuniti alcuni cimeli storici importantissimi e rappresentativi del paese, oltre ai maggiori luoghi della politica nazionale.
Gli edifici principali e i musei sono tutti raccolti intorno al Mall, un lungo viale che va dall'obelisco al Capitol Building.
Per visitare questa zona molto vasta acquistammo il ticket del Toursmobile Sightseeing, il classico trenino che si ferma davanti ad ogni monumento e che, anche se terribilmente turistico, consente di non consumarsi i piedi tra un monumento e l'altro.
Tra i vari musei, da non perdere è quello dedicato all'aviazione e allo spazio.
Nei National Archives è depositata sotto vetro la Dichiarazione d'Indipendenza.
Se si è fortunati si può riuscire ad entrare, con una visita rigorosamente guidata, alla White House oppure nel pallazzo dell'FBI.
Noi naturalmente rinunciammo, spaventati dalle code impressionanti!
Merita una visita Georgetown, la parte più antica di Washington in stile "vecchia Inghilterra".
Infine vale assolutamente la pena fare un giro con la metropolitana: sembra di fare un balzo nel futuro tanto è avveniristica!
Dopo aver trascorso un paio di giorni a Washington, noleggiammo un'auto e dedicammo altri due o tre giorni a un giro veloce tra Maryland, Virginia e Delaware visitando Annapolis, la Chesapeake Bay, lo Shenandoah N.P., e Fredericksburg.
Non sono mete imperdibili, specialmente se confrontate a New York o a Washington, ma fu interessante vedere luoghi e cittadine di provincia, meno conosciuti e frequentati generalmente solo da turisti americani.
Nel 2008 siamo andati a trovare degli amici italiani che vivono a Rehoboot, nel Delaware.
Il Delaware è noto come il primo stato dell'Unione e quello con le tasse più basse.
E' quindi diventato un paradiso dello shopping; a Rehoboot c'erano numerosi outlet e lo shopping era decisamente vantaggioso.
NIAGARA FALLS
Le cascate del Niagara sono una meraviglia della natura… circondata da tonnellate di cemento.
Gli Americani e i Canadesi ci hanno costruito intorno di tutto e le sfruttano turisticamente fino all'osso.
Purtroppo per gli Americani, le due cascate sono negli Stati Uniti, ma si vedono dal lato canadese.
I due Stati sono collegati dal Rainbow Bridge e sdoganare è molto semplice e veloce.
Sia sul lato canadese che su quello americano sorge una serie incredibile di hotel, fast food, negozi di souvenir, centri informazioni, ristoranti panoramici e outlet.
Bisogna assolutamente acquistare un biglietto per la Maid of the Mist, la barca che costeggia la prima cascata e porta i turisti fin sotto la seconda cascata a ferro di cavallo.
Incluso nel prezzo del biglietto c'è un impermeabile usa e getta, che conviene indossare se non si vuole venire docciati dalle migliaia di spruzzi.
Sul lato americano c'è un ascensore con cui si può scendere alla base delle cascate e percorrere a piedi (sempre muniti di impermeabile usa e getta) il tratto roccioso (ma su un camminamento perfettamente sicuro) che separa le due cascate.
CHICAGO
Chicago è la terza città degli Stati Uniti, dopo New York e Los Angeles.
Siamo capitati a Chicago alla vigilia dell'Independence Day del 2008.
La città era strapiena di gente, perchè erano giorni di festa.
Volevo assolutamente andare a vedere Sue al Field Museum; si tratta dello scheletro del più grosso T. rex esistente al mondo.
Purtroppo l'ho solo potuto intravedere dall'ingresso, perchè non siamo riusciti ad entrare al museo a causa della coda interminabile.
Uno dei "must" in città è fare un giro in battello tra i grattacieli della downtown.
Noi abbiamo provato l'"Architectural tour" con i motoscafi della Sea Dog ed è stato molto divertente, soprattutto la corsa finale sul Lago Michigan per ammirare l'inconfondibile skyline.
Ovviamente non abbiamo mancato di passare sotto a The Bean, una grande struttura a specchio, che riflette lo skyline della città e il turista stesso, in una varietà di prospettive e di profondità.
LOUISIANA
Ho visitato New Orleans nel 1994, molti anni prima che l'inondazione causata dall'uragano Katrina nel 2005 la devastasse.
In estate il clima è tremendo, caldo e umido come del resto a New York e a Washington.
L'impronta francese e coloniale è fortissima nello stile architettonico, nel cibo e nello stile di vita.
Come tutte le città americane che si rispettino, anche New Orleans ha un suo business center con i grattacieli.
Ma proprio sotto ci sono il French Quarter e il Garden District che rappresentano il passato e la storia.
Il French Quarter è pieno di vita: artisti da strada, ristoranti dove si consumano quintali di gamberi e aragoste, locali dove si suona dal vivo ogni genere di musica (dal Dixieland all'Hard Rock), ragazzi giovani (per lo più turisti americani) che di sera si ubriacano passando da un locale e da un cocktail all'altro.
Ricordo che la situazione era abbastanza degenerata: tutte le case della famosa Bourbon Street erano completamente sbarrate da pesanti persiane di legno che non venivano MAI aperte, da cancelli alti tre metri con punte acuminate alla sommità e da muri con sopra cocci di vetro o filo spinato!
Questo per difendersi dalle risse tra ubriachi e dalla delinquenza.
Non era difficile vedere i vetri delle auto rotti con la classica mattonata, magari per rubare lo stereo.
Nonostante tutto, girammo tranquillamente di giorno e di notte, senza che ci capitasse nulla.
La zona del Garden District si raggiungeva con il tram (lo stesso di "Un treno che si chiama desiderio" di Tennessee Williams); lì si potevano ammirare alcune bellissime case coloniali. Una gita assolutamente da evitare è la navigazione sul Mississipi con i battelli a ruota.
Sono molto belli da vedere, ricordano i libri di Mark Twain e decine di filmoni americani.
Purtroppo molto tempo fa, per riparare la città dalle continue inondazioni del Mississippi, le rive del fiume sono state alzate tantissimo, per cui dalla barca non riuscimmo a vedere quasi nulla del paesaggio circostante!
Da New Orleans con l'auto abbiamo costeggiato le due rive del Mississipi fino a Baton Rouge, visitando alcune piantagioni come Nottoway, San Francisco, Oaks Alley, Houma House.
Sono case stupende, alcune vengono utilizzate per i matrimoni o le convention.
Di solito si viene accolti da una guida in crinolina, che fa fare un giro delle stanze principali e racconta la storia della casa e dei suoi abitanti.
Un giro interessante si può fare acquistando un breve tour per le swamp, le paludi che circondano New Orleans.
In questa zona vivono pescatori di gamberi e coccodrilli, il paesaggio è affascinante, il silenzio è totale!
Dappertutto si mangiano ottimi gamberi a prezzi più che accettabili.
La cucina creola può riservare piacevoli sorprese.
FLORIDA
In Florida avevamo intenzione di fare un po' di mare.
Perciò da Orlando ci dirigemmo subito verso Tampa, St. Petersburg e Sarasota.
Sono cittadine di mare, con moli infestati dai pellicani, alberghi e centri commerciali, spiagge bianche.
Purtroppo però il tempo lasciava molto a desiderare: era quasi sempre nuvolo e umido e spesso scoppiavano degli acquazzoni.
La sera poi c'erano delle tempeste di fulmini, un fenomeno che in Italia non esiste davvero e che è abbastanza impressionante!
Dato che il tempo non ci era favorevole decidemmo subito di tornare ad Orlando.
Per quattro giorni ci siamo chiusi dentro i parchi di divertimento (eravamo molto giovani…), che hanno fatto la fortuna della città.
Cominciammo dal Sea World, replica di quello di San Diego in California, che è un misto di acquario e fun park.
Il clou è lo spettacolo delle orche, ma ci sono anche i delfini, le foche e una piccola balenottera ammaestrati per divertire i turisti.
Disneyworld è incredibile.
La cosa che stupisce di più sono le dimensioni: occupa un'area vastissima, che comprende il villaggio, la zona degli alberghi, i tre parchi tematici (Magic Kingdom, Epcot Center e MGM Studios), la Tyfoon Lagoon (tipo Aquafan).
A Orlando si vedevano ovunque cartelli che offrivano biglietti gratuiti o ridotti: in realtà sono agenzie immobiliari che prima fanno fare un giro per mostrare appartamenti ed usano i biglietti a riduzione per attirare i turisti.
Gli Universal Studios sono molto divertenti.
Nel 1994 c'erano spettacoli che ovviamente non ci saranno più.
Ricordo che il cinema 3D riproponeva una sequenza impressionante degli "Uccelli" di Hitchcock e veniva spiegata la tecnica usata dal regista per la scena della doccia in "Psyco".
Spettacoli e attrazioni erano tratti da film della Universal come "King Kong", "Bettle Juice" e "Lo squalo".
Insomma, in Florida abbiamo trascorso alcuni giorni non proprio all'insegna della cultura, ma molto rilassanti, perchè i parchi di divertimento americani sono veramente fantastici e adatti non solo ai bambini!
Ci è rimasto però il desiderio di ritornare in questo stato, magari per visitare le Everglades o le Keys.
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