Ho viaggiato in Norvegia nel giugno 2007. L’estate è senza dubbio il periodo migliore per visitare questo bellissimo paese,
ma mi piacerebbe tornarci in inverno, quando il paese è coperto dalla neve e, durante le notti artiche, si può assistere all’aurora boreale.
Viaggiare in Norvegia è costosissimo, perchè i prezzi sono esattamente il doppio.
Inoltre il livello della cucina locale lascia abbastanza a desiderare.
Per contenere la spesa abbiamo deciso di dormire nei campeggi, in cabin o bungalow con l’uso cucina, preparandoci i pasti per conto nostro.
Non abbiamo mai avuto problemi a trovare un alloggio, sicuramente ci ha molto avvantaggiato il fatto di viaggiare in giugno, quando la stagione turistica è appena iniziata.
Le strade non consentono alte velocità, quindi bisogna calcolare una media di 70/80 km/h.
I vigili elettronici sono dappertutto, quindi bisogna sempre rispettare i limiti di velocità.
Per l’auto a noleggio abbiamo utilizzato Hertz a Bergen e Europcar a Tromso.
Ho acquistato i voli interni sui siti di Wideroe e Norvegian.no: i voli sono frequenti e hanno prezzi accettabili.
Un altro modo di viaggiare in Norvegia consiste nell’utilizzare il famoso battello Hurtigruten, che da decenni percorre la costa da Bergen a Kirkenes.
OSLO
Ad Oslo abbiamo dedicato solo un giorno alla fine del nostro viaggio, anche se forse ne avrebbe meritati due.
Non ha l’atmosfera di Bergen, ma i musei sono interessanti e c’è molta vita nei pub e nei ristoranti dell’Aker Brygge e dell’isola pedonale
Da bravi turisti abbiamo fotografato il Parlamento, la Reggia e il Municipio, edifici che si trovano vicini tra loro ma non hanno assolutamente nulla in comune dal punto di vista architettonico.
Di fronte al Municipio ci sono diversi negozi di souvenir, dove acquistare mutande con la bandiera norvegese, un simpatico troll o un maglione norvegese con fiocchi di neve larghi almeno un palmo.
Ci è piaciuto il Museo delle navi vichinghe, che conserva due magnifiche navi utilizzate 1000 anni fa per seppellire personaggi illustri; si impara qualcosa su un popolo che ha dominato il Nord Europa per alcuni secoli, ma che nei libri di testo italiani non viene considerato più di tanto.
Abbiamo visitato anche il vicino Museo del Folklore, che conserva antichi edifici (fattorie e granai principalmente) e una considerevole chiesa in legno, oltre a spettacoli tradizionali in costume; c’è anche una piccola mostra di costumi e attrezzi Sami.
BERGEN
Bergen è sicuramente la più bella, la più interessante e di conseguenza la più turistica città norvegese.
Da qui parte ogni giorno il battello Hurtigruten, senza considerare le numerose navi da crociera, che in estate approdano ogni giorno nel suo porto.
I luoghi più famosi sonosono il Bryggen, antico quartiere della Lega Anseatica, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco; il museo anseatico, che racconta la storia della lega mercantile; la funicolare Fleibanen da cui si gode di un bel panorama della città; la chiesa in legno di Fantoft.
Sul molo si trova un interessante mercato del pesce, dove si possono acquistare merluzzo, gamberi, granchi e salmone, oltre alle bistecche e al carpaccio di balena.
La maggior parte del pesce venduto a Bergen o nei reparti del fresco dei supermercati norvegesi è già precotto.
I gamberi si possono acquistare e mangiare; ci sono anche i granchi già preparati, si riconoscono facilmente perchè hanno la corazza senza chele e sono riempiti con la polpa cotta.
In Norvegia ci sono alcuni tipi di salmone marinato, che risultano più delicati del classico salmone affumicato.
SOGNEFJORDEN
Il Sognefjorden è il fiordo più lungo e profondo della Norvegia.
Un’ottima rete di traghetti attraversa il fiordo e i suoi rami, collegando i paesi e consentendo ai turisti di fare numerose crociere, per ammirare le strette gole e le cascate che scendono dalle montagne.
Uno dei villaggi più visitati del Sognefjorden è Flam, da dove parte la panoramica ferrovia Flamsbana, diretta a Oslo.
Numerosi traghetti collegano Flam a Bergen e da qui partono le minicrociere per lo spettacolare Naerofjord.
Flam è un villaggio minuscolo, nello stesso punto si trovano la stazione, il molo, il centro informazioni, il campeggio e il supermercato.
Se si capita nel momento in cui partono treni, navi e traghetti, magari nello stesso momento, ci sono turisti dappertutto; la sera ritorna ad essere un luogo veramente tranquillo.
Intorno al Sognefjorden ci sono diversi luoghi interessanti da visitare, come la chiesa in legno di Urnes, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Inoltre si possono ammirare diverse lingue del ghiacciaio Jostedalbreen, uno dei più grandi ghiacciai del mondo.
CENTRO
Vale assolutamente la pena arrivare a Hellesylt e prendere il traghetto che percorre il Geirangerfjorden fino a Geiranger.
A Geiranger ci sono vari punti panoramici sul fiordo.
Visto che eravamo da quelle parti, abbiamo deciso di percorrere la Trollstigen, o “Scala dei Troll”.
Superato il passo, coperto di neve, e ammirata la cascata Stigfossen, abbiamo iniziato la discesa lungo la ripida, tortuosa e spettacolare strada verso la vallata sottostante.
Perdendoci un po’ nel mezzo della Norvegia, siamo arrivati a Vaga e a Lom, due cittadine molto graziose, con case in legno e due belle stave kirke, le antiche chiese in legno norvegesi.
Da Lom parte la Sognefjellet o Rv 55, una spettacolare strada panoramica, che attraversa il visitatissimo Parco Nazionale di Jotunheimen.
I panorami sono eccezionali lungo tutto il percorso.
Nel punto più alto abbiamo trovato molta neve e numerosi ragazzi finlandesi, che praticavano lo sci di fondo.
Tornando verso sud abbiamo percorso il panoramico Lustrafjorden, riportandoci poi sul Sognefjorden.
CAPO NORD
Ad Alta abbiamo visitato il museo all’aria aperta, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Conserva numerose incisioni rupestri dell’età della pietra, che risalgono a un periodo compreso tra i 6000 e i 2000 anni fa. Camminando lungo passerelle di legno, si ammirano le incisioni evidenziate con una pittura rosso-ocra: renne, alci, pesci e uomini su barche, dediti a cerimonie e alla pesca.
Il viaggio verso Capo Nord è stato emozionante: si attraversa un paesaggio aspro e diabitato, per arrivare al centro visite e al famoso monumento sul promontorio. Arrivare a Capo Nord costa caro, perchè bisogna pagare il tunnel all’andata e al ritorno e l’ingresso al Capo. In estate si gode del sole di mezzanotte da una posizione privilegiata: a mezzanotte il sole arriva, si ferma a un palmo sopra l’orizzonte e ricomincia a salire.
Nel Finnmark si trova il Sapmi, lo stato dei Sami (Lapponi).
Lungo la strada per Capo Nord si trovano diversi lavvo, le tende tradizionali, dove ragazzi e ragazze in costume posano per i turisti vicino ai negozi di souvenir.
A Karasjok abbiamo visitato il Parlamento Sami e un piccolo parco tematico, che illustra le principali tradizioni dei Sami.
LOFOTEN
Popolate per secoli da poveri pescatori di merluzzo, oggi queste isole sono diventate una popolare meta turistica.
Numerose rorbu, le case dei pescatori su palafitte, sono state riadattate per alloggiare ospiti paganti.
I traghetti arrivano a Moskenes e a Svolvaer, oppure passando per le Vesteralen e traghettando a Melbu.
Ciò che rende speciale le Lofoten sono i paesaggi da cartolina e la luce artica, che nelle giornate limpide dà una particolare brillantezza al blu del mare e al verde dei prati.
Da Svolvaer ad A i Lofoten ci sono circa 100 km. Le Lofoten si possono quindi visitare in giornata, ma secondo me meritano almeno due o tre giorni, se si ha la fortuna di trovare bel tempo. Una gita molto popolare e piuttosto costosa è la crociera nel Trollfjorden, lo stretto passaggio che divide le Vesteralen dalle Lofoten.
Due musei interessanti sono il Museo vichingo di Borge e il Museo dello stoccafisso ad A. Vi sono anche varie passeggiate, piccoli villaggi, possibilità di ammirare il sole di mezzanotte e di pescare.
Svolvaer è uno dei porti in cui fa scalo l’Hurtigruten.
NORDLAND
Dopo le Lofoten, abbiamo percorso una sorta di anello da Faukes a Mo i Rana a Bodo, percorrendo verso sud la strada artica e verso nord la strada costiera.
La strada artica, o E6, passa all’interno della Norvegia, costeggiando il confine con la Svezia. Tra Faukes e Mo i Rana si attraversa il Circolo Polare Artico, segnalato da un monumento e da un centro visite, con il classico negozio di souvenir artici e l’ufficio postale, per inviare a casa cartoline con il timbro postale del Polo Nord.
Lungo questo tratto della E6 si trovano vari camping e ingressi al Parco Nazionale Satfjellet-Svartisen, meta di molti escursionisti scandinavi.
Mo i Rana è una cittadina tranquilla.
Da Mo i Rana abbiamo percorso la E 17 o Kystriksvein, la strada panoramica che si snoda lungo la costa.
Il punto più spettacolare è più o meno a metà strada, quando si incontra una lingua del ghiacciaio Svartisen, che arriva direttamente nel fiordo.
Bodo è carina e molto animata, soprattutto la zona del porto. Abbiamo visitato il museo dell’aviazione, che è interessante, soprattutto nella parte che racconta dell’invasione tedesca della Norvegia durante la seconda guerra mondiale.