Non so esattamente com’è nata l’idea di questo viaggio. Volevo andare in Grecia da tempo, ma le isole mi interessavano relativamente. Avendo tempo a disposizione, abbiamo deciso di aggiungere anche la Bulgaria e una parte della ex Jugoslavia.
Così nel luglio 2017 (uno dei mesi più caldi mai visti), abbiamo percorso circa 6500 km in 25 giorni. Per raggiungere la Grecia e per tornare da Spalato, abbiamo utilizzato i traghetti.
La Grecia mi è piaciuta moltissimo. Ho sempre pensato che i panorami migliori siano quelli in cui la collina o la montagna incontrano il mare… e il Peloponneso è tutto così. Ci si gode lo spettacolo lungo le strade costiere, ben chiusi in auto con l’aria condizionata al massimo. Ogni tanto si fa una sosta in una spiaggia o per acquistare le ciliegie in una bancarella.
I siti archeologici patrocinati dall’UNESCO sono un po’ dappertutto. Ci vuole un fisico bestiale per visitare l’Acropoli di Atene o il Teatro di Epidauro con una temperatura intorno ai 40°, insieme a migliaia di turisti spossati ma determinati. E che dire delle Meteore? Un luogo unico nel suo genere, carico di bellezza e di storia.
In Bulgaria le temperature, data la natura molto montuosa del territorio, sono state più vivibili. C’è tanto da vedere in Bulgaria: città storiche, monasteri colorati, imponenti fortezze e ciò che resta degli antichi Traci, i cui tesori sono splendidamente esposti a Varna e a Sofia. A parte la costa sul Mar Nero, dove sembra di stare sulla Riviera Romagnola, non abbiamo incontrato mai folle di turisti.
In Serbia ci siamo fermati poco, abbiamo visitato solo Belgrado e la zona meridionale, perchè eravamo un po’ stanchi di visitare ruderi romani e monasteri.
Alla ricerca di testimonianze della terribile guerra degli anni ’90, siamo passati in Bosnia raggiungendo il Memoriale di Potocari, eretto in memoria del genocidio avvenuto nel 1995. Sarajevo è una città molto interessante, mentre a Mostar siamo ritornati ai livelli della Grecia: un caldo pazzesco e migliaia di turisti.
Nei blog di viaggi tutti consigliano di dormire a Mostar perchè, dopo il tramonto, molti turisti se ne vanno e ci si può godere la città in pace. Quando siamo passati noi per Mostar non è stato così: dopo il tramonto erano spariti i turisti dei pullman, ma i ristoranti e le viuzze medievali traboccavano di gente.
Gli ultimi giorni sono stati dedicati alla Croazia, dove abbiamo rivisto, a distanza di anni e anni, Dubrovnik e Spalato, sempre con moltitudini di turisti, prezzi assurdi e temperature da bagno turco. Gira voce che a Dubrovnik ci siano orde di turisti da tutto il mondo, perchè la città è il set di Approdo del Re, nella serie televisiva Il Trono di Spade.