Ho visitato la Giordania e la Siria nell'inverno del 2009 con il gruppo Ferrara di Avventure nel Mondo.
Questo viaggio ha toccato i principali siti di interesse della Giordania e della Siria.
La Giordania sta puntando molto sul turismo, ad esempio rinnovando le strutture alberghiere.
A Petra e sul Mar Morto sono stati aperti anche di recente hotel a 5 stelle, alcuni con lussuose spa.
Molti Giordani parlano inglese e non solo quelli coinvolti direttamente nella filiera turistica.
Sebbene a Natale la maggior parte dei turisti europei si muovesse con gruppi organizzati, in Giordania si può tranquillamente affittare un'auto e girare per conto proprio.
Le strade sono in buone condizioni e la segnaletica stradale ha sempre la dicitura in arabo e in inglese.
AMMAN
Amman è una sterminata e trafficata città moderna.
Sorge sull'antico insediamento greco-romano di Filadelfia.
Delle sue lontane origini conserva ancora alcuni monumenti, tra i quali spicca l'imponente teatro romano.
Per secoli Amman rimase un piccolo e tranquillo villaggio.
Cominciò a svilupparsi solo nel XX secolo, quando fu raggiunta dalla ferrovia che collegava la Siria all'Arabia Saudita.
E' quindi priva degli edifici islamici e dei suq che si trovano nelle città siriane di Damasco e Aleppo.
Tuttavia Amman, oltre ad essere il principale aeroporto della Giordania, è un buon punto di partenza per escursioni nelle località vicine come Jerash, il Mar Morto e i castelli del deserto.
JERASH
Jerash conserva i resti dell'antica Gerasa, una delle città romane meglio conservate di tutto il Medio Oriente.
Sebbene non si trovasse su importanti vie commerciali, Gerasa prosperò grazie al clima mite e al fertile territorio circostante, che ancora oggi favoriscono l'agricoltura.
Una delle parti più interessanti del sito archeologico è la Piazza Ovale, che si distingue per le sue notevoli dimensioni, l'insolita forma ovale e le 56 colonne ioniche che la delimitano.
Salendo in cima al teatro sud si gode di una splendida vista della piazza e di tutto il sito.
Dalla piazza ovale parte il cardo massimo, una strada colonnata lunga circa 800 metri, che costituisce un'altra delle meraviglie di Jerash.
L'ippodromo, che si trova proprio all'ingresso del sito, ospita giornalmente uno spettacolo con sfilate di legionari e corse con le bighe.
MAR MORTO
Il Mar Morto è un grande lago, con una salinità pari al 31%, in pratica nove volte la salinità di un oceano.
L'elevata salinità impedisce a qualsiasi forma animale o vegetale di svilupparsi.
L'esperienza di fare il bagno nel Mar Morto è irrinunciabile, se il clima lo permette.
L'acqua è talmente viscosa da sembrare quasi olio ed è praticamente impossibile nuotare.
L'unica cosa da fare è galleggiare sul dorso, stando ben attenti a non far entrare l'acqua salatissima neglio occhi.
Numerosi hotel di lusso con spa e accessi al mare sorgono all'estremità nord-orientale, quella più vicina ad Amman.
Noi abbiamo preferito la spartana Amman Beach, spiaggia gestita dal comune di Amman.
L'ingresso costa circa €15 e prevede l'accesso a una spiaggia pulita con qualche ombrellone, bagni e docce, un ristorante, alcuni negozi e una piccola piscina.
CASTELLI
I castelli del deserto sorgono nel Deserto Orientale, lungo la via che da Amman porta al confine iracheno.
Questi edifici sono tra i più antichi esempi di arte islamica.
La maggior parte di essi risale all'epoca degli Omayyadi, che si rifugiavano in questi luoghi lussuosi, circondati da magnifici giardini, per sfuggire alle severe leggi dell'Islam o per riportare in auge le loro tradizioni beduine.
Il Qasr Kharana sorge isolato a pochi metri dalla strada. Il suo aspetto difensivo è puramente decorativo ed è privo di strutture per l'immagazzinamento.
Si pensa potesse essere il luogo di incontro tra i signori di Damasco e i beduini della regione.
Il Quasyr Amra è protetto dall'UNESCO. Il complesso comprende un caravanserraglio, un ammam e un padiglione di caccia.
Gli affreschi, che raffigurano scene di donne, vino e baldorie, fanno pensare che fosse un luogo dove i califfi si rilassavano.
Il Qasr al-Azraq è un forte in basalto, che fu quartier generale di Lawrence d'Arabia.
EL KARAK
L'antica roccaforte di Karak faceva parte di una serie di forti costruiti dai crociati, lungo una linea difensiva che andava dalla Turchia ad Aqaba.
Karak ha origini lontane; si trova citata nella Bibbia, come centro lungo le vie carovaniere che collegavano l'Egitto e la Siria.
Nel periodo delle crociate, Baldovino I di Gerusalemme vi fece costruire un imponente castello.
Grazie ai dazi imposti sulle carovane di passaggio e sui prodotti agricoli della regione, El Karak contribuì alla prosperità di Gerusalemme.
Nel 1148 la fortezza passò a Renaud de Chatillon, che fu in grado di bloccare i rifornimenti destinati alle armate musulmane.
Quando de Chatillon fu sconfitto e giustiziato dal Saladino, la fortezza passò ai mamelucchi, per essere abbandonata alla fine del 1200, in seguito a un terremoto che fece crollare tre torri.
PETRA
Petra è un luogo meraviglioso, assolutamente all'altezza della sua fama.
Non a caso è stata inserita nel 2007 nelle nuove 7 meraviglie del mondo, attraverso un sondaggio popolare avviato dalla New 7 Wonders Foundation.
Durante la visita ci si rende conto, con un certo stupore, della vastità del sito, che richiederebbe almeno un paio di giorni per essere visitato con calma.
Cavalli, muli, carrozzelle e dromedari sono a disposizione dei visitatori per coprire alcuni tratti tra una zona e l'altra del sito archeologico.
Sebbene i primi insediamenti risalgano al Neolitico, Petra conobbe un periodo di grande prosperità nel VI secolo a.C., quando vi si stabilirono i Nabatei, tribù nomade dell'Arabia occidentale.
Arricchitisi grazie al controllo di importanti vie commerciali, nel I secolo d.C. i Nabatei persero il loro potere, a causa dei conflitti con Roma, per l'apertura di nuove carovaniere, che passavano da Palmira, e per l'intensificarsi dei traffici marittimi nel Mar Rosso.
WADI RUM
Abbiamo raggiunto il Wadi Rum attraverso un'ottima strada asfaltata.
Arrivati al villaggio di Rum in serata, abbiamo lasciato i nostri minibus, afferrato lo stretto necessario per una notte e raggiunto il campo tendato (uno scelto tra almeno una trentina disponibili) sui mezzi delle nostre guide beduine.
Dopo una cena beduina nella tenda principale e un buon tè caldo, abbiamo dormito in tende da quattro posti, che disponevano materasso, cuscino, trapunta e candele.
La mattina, dopo la colazione preparata dal factotum sudanese Mammhud, partiamo con gli stessi mezzi della sera prima e facciamo un giro di circa quattro ore nel Wadi Rum.
Visitiamo uno di tutto: un arco scavato dal vento, un sito di graffiti, una duna, una forma di erosione chiamata "il pollo" e un venditore di souvenir… Indubbiamente il panorama è meraviglioso, ma è tutto un po' troppo turistico.
Probabilmente bisognerebbe trascorrere qui almeno tre giorni, per lasciarsi alle spalle i luoghi più frequentati dai turisti.
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