Ho viaggiato negli Emirati Arabi Uniti e in Oman nel dicembre 2014.
Viaggiando da Dubai a Muscat, la prima cosa che balza agli occhi del turista è come si possano spendere i petroldollari in modi assolutamente diversi!
A Dubai, la "New York" del Golfo Persico, i soldi sono stati investiti in arditi grattacieli, incredibili isole artificiali, una darsena appoggiata su una piattaforma galleggiante e centri commerciali lussuosissimi.
A Muscat tutti gli edifici pubblici e privati presentano la tradizionale architettura arabeggiante, raramente superano il quinto piano e sono circondati da palmeti e tappeti di fiori.
Tuttavia, Emirates e Oman hanno parimenti attirato forza lavoro e investitori da tutto il mondo.
Sia a Dubai che a Muscat si è circondati da un'incredibile varietà umana: capita perciò di dormire in un hotel gestito da Indiani, viaggiare su un taxi guidato da un Pakistano, pranzare in un ristorante serviti da Eritrei, fare shopping in un negozio di Siriani, conoscere Americani e Francesi in vacanza durante un'escursione in barca e cenare in un fast food di Iraniani.
In entrambi i paesi viaggiare è facile, i prezzi sono a livello europeo.
DUBAI
Chi parte per Dubai sa già che vedrà:
– il grattacielo più alto del mondo
– la darsena artificiale più grande del mondo
– incredibili isole a forma di palma
– centri commerciali con centinaia di negozi, cinema e piste per pattinare sul ghiaccio.
Ma un conto è leggerlo sulla Lonely Planet e un conto è essere lì per davvero!
A Dubai tutto ci ricorda che con tanti soldi si possono fare cose incredibili, come creare isole in mezzo al mare e costruire fontane danzanti nel deserto.
Per chi ama passeggiare all'aria aperta, stagione permettendo, la Marina è il posto migliore, con un percorso pedonale di 6-7 km che va dalla darsena alla spiaggia.
Per il resto, Dubai non è una città a misura di pedone per le notevoli distanze tra un luogo e l'altro, che tuttavia si possono percorrere in taxi, con la nuovissima metropolitana o con il Big Bus, che tocca tutti i principali punti di interesse.
A nord della Dubai dei mega grattacieli si trovano Bur Dubai e Deira, un insieme di edifici storici ristrutturati, mercati e ristoranti lungo le rive del trafficatissimo Creek.
SHARJAH
Sharjah è uno dei sette Emirati Arabi Uniti.
La capitale omonima fu fondata presumibilmente nel 3000 a.C. e rappresenta uno degli insediamenti più antichi degli Emirates.
Uno dei motivi per visitare Sharjah è la Heritage Area, un progetto a lungo termine per la ristrutturazione e salvaguardia degli edifici storici, in parte costruiti con coralli e rocce marine.
Il nostro autista siriano, che vive a Sharjah, ci ha raccontato tantissime cose sulla città.
Prima di tutto è molto più verde di Dubai ed ha una zona di chioschi e piccoli bar vicino al lago artificiale, dove le famiglie fanno picnic nei giorni di festa; i prezzi degli affitti sono più bassi rispetto a Dubai, quindi molti lavoratori vivono a Sharjah e raggiungono ogni giorno Dubai con l'auto o i mezzi pubblici.
L'Emiro di Sharjah ha studiato in Arabia Saudita, ci racconta l'autista, ed è molto religioso: ha costruito numerose moscheee, non permette che ci si vesta con troppa pelle scoperta e non consente la vendita di alcolici (è l'unico Emirato che ha adottato questa politica).
Sconsiglio caldamente la visita della città di venerdì mattina: è vero che non c'è traffico, ma non c'è nessuno in giro ed è tutto chiuso.
MUSCAT
Muscat è una città gradevole, con edifici vecchi, ma soprattutto moderni costruiti in uno stile tradizionale e dipinti di bianco o avorio.
La parte più interessante, cioè il vecchio souq, la darsena e la zona del Palazzo del Sultano si trovano lungo la corniche, il lungomare che dal porto costeggia il golfo.
Nel vecchio souq si trova un po' di tutto: incenso, spezie, frutta secca, sciarpe, tappeti e gioielli.
Quasi tutto l'artigianato, così come i venditori, provengono dall'India e dall'Iran.
Qui la contrattazione è d'obbligo!
Intorno al Palazzo del Sultano si trovano vari edifici governativi e i principali musei.
Sulla strada per l'aeroporto si possono ammirare la Grand Mosque, circondata da giardini curatissimi, l'università e numerosi centri commerciali.
Il porto accoglie le grandi navi da crociera, anche italiane, provenienti da Dubai e Khasab.
Per visitare Muscat si può contrattare duramente con un taxista, oppure si può acquistare il biglietto del Big Bus della stessa compagnia di Dubai, che tocca i principali punti d'interesse della città.
PENISOLA DI MUSANDAM
La Penisola di Musandam è un'exclave omanita, circondata dal territorio degli Emirati Arabi Uniti.
Forma con la costa iraniana lo Stretto di Hormuz, che mette in comunicazione il Golfo Persico con il Golfo dell'Oman.
Un tempo tutta questa zona era preda dei pirati; oggi l'intenso traffico di mercantili, petroliere e navi da crociera è regolamentato da accordi internazionali tra Oman e Iran.
La penisola presenta un territorio montuoso e brullo, con insenature simili a fiordi.
Le principali attività delle tribù locali erano l'estrazione di minerali e la pesca.
In tempi recenti, nella zona di Khasab, ha cominciato a svilupparsi timidamente il turismo.
La maggior parte dei turisti sbarca dalle navi da crociera, che attraccano nel porto, o arriva in auto da Dubai per un weekend al mare.
I pochi alberghi di Khasab organizzano escursioni in barca nello spettacolare fiordo Khawr ash Shamm, con avvistamento di delfini e possibilità di fare il bagno in mezzo a pesci tropicali; oppure escursioni in fuoristrada per esplorare le montagne all'interno della penisola, con scorci indimenticabili sul fiordo.
Merita una visita il Khasab Fort, un antico fortino trasformato in un moderno museo.
AL SAWADI
Basta un'ora di taxi da Muscat per raggiungere Al Sawadi, una località sul mare da cui si può esplorare il parco marino delle Isole Daymaniyat.
La spiaggia di Al Sawadi è lunga e larga; in dicembre l'acqua non è caldissima e bisogna stare attenti a non pestare le razze che scorrazzano sul fondale sabbioso.
Le isole Daymaniyat si trovano a circa 45 minuti di motoscafo dalla spiaggia e sono fondamentalmente degli scogli rocciosi e disabitati, circondati da una barriera corallina piena di pesci e popolata da tartarughe.
La bellezza della barriera non è paragonabile a quella del Mar Rosso, ma è comunque una bella escursione, soprattutto per l'elevata possibilità di avvistare o di nuotare con una tartaruga, come è capitato a me.
Il diving center presso Al Sawadi Beach Resort organizza escursioni soprattutto per chi è interessato a fare immersioni, ma ci si può aggregare anche se si vuole semplicemente fare snorkeling.
Un altro modo per raggiungere gli isolotti è di contrattare con uno dei tanti pescatori che, con le loro barchette a motore, fanno su e giù per la costa a caccia di turisti.
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