Ho visitato Cipro nel giugno 2006. Non è una meta molto frequentata dagli Italiani e questo è un peccato, perchè sull'isola ci sono belle spiagge, notevoli siti archeologici e gli antichi piccoli monasteri dei Monti Troodos. Vale assolutamente la pena di visitare la parte nord.
Per visitare Cipro la soluzione migliore è noleggiare un'auto. Alla fine di giugno abbiamo trovato un clima ottimo.
Nelle zone interne si sta sviluppando il sistema degli agriturismo e nei paesini in collina molti ristrutturano vecchie case per poi affittarle.
Siamo rimasti il più lontano possibile dalla costa, dove talvolta lo sfruttamento turistico è davvero eccessivo.
Abbiamo trovato molto interessante la zona nord, dal 1974 sotto l'occupazione turca. Come molti turisti siamo passati a piedi da Nicosia sud a Nicosia nord.
Poi abbiamo deciso di raggiungere in auto Famagosta e di arrivare a capo Zafer sulla punta di Cipro, che in linea d'aria dista solo 70 km dalla Turchia.
Le compagnie di noleggio sconsigliano fortemente di viaggiare nella parte nord del paese con le auto noleggiate a Cipro Sud.
In realtà la polizia turca non fa nessun problema, basta stipulare un'assicurazione auto per un minimo di tre giorni, al costo di 15 sterline cipriote ( 27 euro).
Arrivati a Cipro conviene visitare subito un Ufficio Turistico, dove sono disponibili mappe e depliant.
KOURION
A 19 km a ovest di Lemesos si trova Kourion, che fu un'importante città-stato greca e che rappresenta un importante sito archeologico.
La città fu successivamente occupata dai Romani e venne convertita al Cristianesimo, come dimostrano i resti della basilica paleocristiana.
Tra le cose più interessanti ci sono l'antico teatro, ancora oggi utilizzato per rappresentazioni estive, i pavimenti a mosaico, il Nimfeo.
Il sito è tenuto bene e le varie parti sono ben segnalate.
Una delle sue maggiori attrattive è di affacciarsi sul mare, con dei panorami molto suggestivi.
A 3 km da Kourion si trovano i resti del centro cerimoniale e religioso dedicato ad Apollo Ylatis, dio protettore della città.
Anche in questo luogo si possono visitare gli scavi e parte dei resti ristrutturati.
PAFOS
Oggi Pafos è una cittadina portuale e turistica, ma fu capitale di Cipro al tempo dei Greci e dei Romani. Di questo glorioso passato conserva numerose testimonianze.
Noi abbiamo visitato le case di Dioniso, di Teseo e di Aion, ville nobiliari del III-V sec. d.C., che conservano dei bellissimi pavimenti a mosaico.
Nel porto di Pafos approdano alcune barche e navi che conducono i turisti a fare escursioni nei dintorni.
Domina il porto il massiccio forte medievale, che fu costruito dai Lusignani, famiglia francese che dominò a lungo l'isola.
Lungo il porto ci sono numerosi bar e ristoranti, che offrono i mezès di pesce a prezzi non proprio popolari.
Fuori Pafos si trova un interessante sito, chiamato le Tombe dei Re.
Si tratta di una serie di tombe, sparse su una vasta area, scavate nella roccia e talvolta decorate con colonne.
Alcune ricordano le tombe egizie del periodo tolemaico.
Le sepolture e le decorazioni sono state da tempo trafugate, ma resta l'interesse per questo luogo, dove venivano probabilmente sepolti alti funzionari, notabili e nobili, vissuti nel IV secolo a.C.
A Geroskipou, a circa 3 km a est di Pafos, sorge la piccola chiesa bizantina di Agia Paraskevi, costruita intorno al IX secolo.
Tra Kourion e Pafos si trova Petra tou Romiou, la spiagge dove, secondo la leggenda, nacque Afrodite, dea dell'amore e della bellezza.
Vale la pena di passare un po' di tempo su questa spiaggia di ciottoli non attrezzata, con un mare bellissimo.
Nella regione di Pafos si trova la Penisola di Akamas, una zona molto bella, perchè rimasta fuori dalle selvagge urbanizzazioni che hanno rovinato Agia Napa e Limasol.
Nella penisola di Akamas la maggior parte delle strade sono sterrate in buono stato e ci sono alcuni percorsi a piedi e in mountain bike.
Ci sono diverse spiagge, per la maggior parte semi deserte, anche perchè non sono attrezzate e non c'è possibilità di mettersi un po' all'ombra, se non si possiede un ombrellone.
Se si pensa di frequentarle in estate è bene attrezzarsi con un ombrellone e portare con sè dell'acqua.
Nella Baia di Lara depongono le uova le tartarughe: i nidi sono protetti da speciali recinti.
Nei pressi di Polis si trova una località chiamata Bagni di Afrodite.
Pare che la dea venisse a fare il bagno nella pozza all'interno di questa grotta naturale, ombreggiata da un enorme fico.
Non vale assolutamente la pena di arrivare fin qui per vedere la pozza, andateci solo se passate per caso di lì.
TROODOS
Nel 1500, durante la dominazione della casata francese dei Lusignani, la religione ortodossa fu oggetto di persecuzione e discriminazione.
Il monaci ortodossi si rifugiarono in questa regione montuosa, che raggiunge la massima altezza con il Monte Olimpo.
I piccoli monasteri e le chieseassomigliano spesso a dei fienili, con i loro muri in pietra e i tetti spioventi, per proteggersi dalle nevicate invernali.
All'interno sono decorati con affreschi e icone, in uno stile semplice e didattico, che serviva ad istruire il popolo sulla vita di Cristo e dei Santi.
Nove chiese bizantine dei Troodos sono sotto il patrocinio dell'Unesco.
I Troodos non sono sovraffollati come le spiagge e offrono bei panorami, paesini pittoreschi, antiche chiese bizantine, un clima più fresco, la possibilità di alloggiare nelle case tradizionali in pietra.
A Stavros, vicino alla stazione delle guardie forestali, si trova una zona recintata dove vive l'animale simbolo di Cipro: il muflone.
Tra Stavros e Kykkos, ben segnalata dai cartelli, si trova la piccola Valle dei cedri, uno dei pochissimi luoghi in cui si trovano i cedri del Libano, che un tempo ricoprivano l'isola.
NICOSIA
Nicosia si trova al centro dell'isola e non gode del clima ventilato della costa. Capitale fin dall'antichità, conserva numerosi monumenti, chiese, moschee e la cerchia delle mura veneziane.
La linea di Attila, che segna il confine tra la zona cipriota e la zona occupata dai turchi, passa proprio nel mezzo della città, facendo di Nicosia l'unica capitale al mondo divisa in due parti.
Lungo la Linea di Attila le vie sono chiuse da reti, filo spinato, bidoni di latta.
I palazzi sul confine sono ormai dei ruderi, perchè nessuno li abita.
Vi sono anche numerose segherie, dove giornalmente i turchi ciprioti vengono a lavorare.
A parte questa zona veramente triste, nella Nicosia cipriota ci sono cose interessanti come le mura veneziane, l'arcivescovato con l'imponente statua di Macarios, chiese e moschee, la zona pedonale piena di ristoranti e negozi di souvenir.
All'undicesimo piano dell'edificio Shakolas in Lidra Street si trova un punto panoramico, dal quale si può ammirare la città.
Se si ha un giorno da dedicare a Nicosia, si può visitare la parte cipriota al mattino e la parte turca al pomeriggio.
Oltrepassare il confine a piedi è semplicissimo.
Per i turisti il punto di attraversamento del confine è il check point dell'Hotel Ledra, poco fuori dalle mura veneziane verso ovest.
I greco-ciprioti non guardano nemmeno chi passa; i turco-ciprioti chiedono il passaporto o la carta d'identità (vanno bene entrambi) e fanno compilare un foglietto, su cui vengono apposti i timbri d'ingresso e d'uscita.
In questo modo il passaporto non riporta il timbro turco.
Nei pochi metri che separano i due confini si trova un tourist information piccolo ma molto moderno: un'efficientissima ragazza ci ha chiesto cosa volevamo vedere nella parte turca di Nicosia e ci ha consigliato di seguire la linea blu che avremmo visto dipinta per terra.
Infatti, appena superato il confine, abbiamo trovato questa linea blu che ci ha guidato tra i principali monumenti, con mappe e pannelli esplicativi nei punti più interessanti.
La Nicosia occupata è meno moderna e, forse per questo, più affascinante della Nicosia cipriota.
Alcuni monumenti sono stati ristrutturati con fondi europei, come le case del quartiere di Arabahnet o i due antichi caravanserragli.
Tra le bellezze della città spicca la Moschea di Selimiye, che occupa la bella cattedrale gotica di Santa Sofia, fatta edificare dai Lusignani.
Cipro nord è il luogo dove gli abitanti di Cipro sud vengono a comprare abbigliamento a basso prezzo, quindi nel centro storico vi sono numerosi negozi di jeans, magliette e scarpe.
Questo è un'altro dei tanti paradossi che caratterizzano la città.
FAMAGOSTA
Famagosta si trova nella parte turca e di solito si visita in giornata dalle spiagge della costa.
Fu una città ricchissima sotto i Lusignani e i Veneziani: si racconta che ci fosse una chiesa per ogni giorno dell'anno.
Nonostante le sue imponenti mura, che pare siano state visitate da Leonardo da Vinci in persona, dopo un lungo e durissimo assedio la città cadde sotto i bombardamenti degli Ottomani.
Per vendetta e disprezzo nei confronti della città, gli Ottomani ne decretarono la decadenza e in effetti oggi ciò che rimane sono parte delle mura e i resti di palazzi e chiese.
Nella piazza principale la Cattedrale di San Nicola, oggi Moschea di Mustafa Pasha, è un incredibile esempio di chiesa cristiana trasformata in moschea, con il minareto eretto su una delle due antiche torri.
Lungo le mura è possibile visitare la Torre di Otello, dalla quale si gode di un bel panorama del porto e della costa.
La torre prende nome dal protagonista dell'omonima tragedia di Shakespeare.
Pare infatti che il grande bardo si sia ispirato a Cristoforo Moro (governatore di Cipro dal 1506 al 1508) per il suo celebre personaggio.
A nord di Famagosta si trovano i resti dell'antica Salamis, il principale sito archeologico della Cipro turca.
Una cosa che ci ha molto colpito è la zona sud di Famagosta, dove si trova una grande spiaggia soprannominata Miami Beach.
Al tempo dell'occupazione turca, vi si trovavano più di 20 grandi alberghi, in quanto questa era la zona più turistica di tutta Cipro.
I Turchi recintarono tutta la zona degli hotel, che fa da cuscinetto lungo la Linea di Attila, e da più di 30 anni tutte le strutture alberghiere sono lasciate andare in rovina.
La gente va al mare, si sdraia sotto gli ombrelloni e fa il bagno nelle acque cristalline, avendo alle spalle una serie di edifici a 6-7 piani semi-crollati.
Di tanto in tanto un pulman scarica sciami di turisti curiosi.
Solo il divieto di fotografare (poco rispettato) e le postazioni turche ci ricordano che siamo a due passi da una zona militarizzata.
KARPAZ
La Penisola di Karpaz si trova a Cipro Nord; forma una sorta di punta che si spinge verso la Turchia.
È rimasta ancora selvaggia e sono pochissimi i tentativi di urbanizzazione, pare che debba diventare una zona protetta.
La strada è stretta ma asfaltata quasi fino sulla punta a Capo Zafer.
Poco prima del Capo si trova Sant'Andrea Apostolo, Basilica ortodossa, meta di grande pellegrinaggio.
Lungo la penisola si incontrano alcuni paesini, piccoli monasteri e basiliche ortodosse in rovina, molte belle spiagge non attrezzate, tra le quali spicca la grande Golden Beach, circondata da alte dune di sabbia.
Il mare assume ovunque colori meravigliosi.
All'interno ci sono campi di grano e colline su cui pascolano grandi greggi di pecore e capre; qua e là si vedono solitari asini selvatici, un tempo il mezzo di trasporto più diffuso sull'isola.
Nel villaggio di Yesilkoi si trova un tourist information che dà informazioni su tutto quello che c'è da vedere e da fare nella penisola.
AGIA NAPA
La zona più a est della Repubblica di Cipro ha numerose belle spiagge.
Tuttavia è anche la parte dell'isola con più cemento e turisti.
E' anche l'unico posto in cui non siamo riuscite a trovare un posto per dormire, perchè ai primi di luglio gli alberghi erano già pieni di Finlandesi e Svedesi, che arrivavano ogni weekend con voli charter e low cost.
Le spiagge bianche e le acque cristalline di Konnos Bay o della Nissi beach di Agia Napa sono un vero paradiso
Tuttavia durante la stagione estiva bisogna farsi largo tra gruppi di giovani e famiglie numerose, per difendere il proprio angolino di spiaggia.
Se si vuole fare una nuotata, bisogna destreggiarsi tra le moto ad acqua, le banana boats, i catamarani, i motoscafi e addirittura il banjee jumping.
Però se si ha meno di trent'anni e si ha molta voglia di divertirsi, Agia Napa può essere davvero il massimo!